San Cristoforo

Compagno di viaggio di chi porta con fiducia i pesi dei fratelli, dei viaggiatori, di chi offre generosamente i suoi talenti.

Tante sono le tradizioni e le leggende intorno a san Cristoforo, che finisce i suoi giorni a causa della persecuzione dell’imperatore Decio, a Licia nel 250. In moltissime rappresentazioni è raffigurato mentre accompagna, nella traversata di un fiume, Gesù Bambino. Ciò dipende dalla tradizione più radicata in Occidente, secondo la quale il suo vero nome è Reprobo e, forte della sua gigantesca
corporatura, desidera mettersi al servizio del re più forte del mondo. Quando scopre che il re che ha trovato ha paura del diavolo, si mette alla ricerca del diavolo in quanto più forte del re; trovato il diavolo e messosi al suo servizio, scopre però che egli ha paura della Croce. Reprobo dunque abbandona il diavolo e si mette alla ricerca di Gesù Cristo. Un eremita gli suggerisce di utilizzare la sua forza per aiutare i viandanti ad attraversare un fiume, sperando che prima o poi Cristo si possa manifestare a lui. Un giorno Reprobo si trova ad aiutare un bambino: lo carica sulle spalle e si accorge che nella traversata diventa sempre più pesante, fino allo sfinimento. Solo sull’altra riva il bambino si rivela a lui come Gesù, carico del peso del mondo. Di qui il nome Cristoforo: colui che porta Cristo.
L’iconografia orientale rappresenta invece Cristoforo con una testa di cane, con un probabile collegamento al martirio per decapitazione.

IL LIBRO DEL MESE

Davide Demichelis, Viaggi di sola andata (e qualche ritorno), Edizioni Terra Santa
2023
Sono racconti di viaggio speciali, vissuti in compagnia di chi ha lasciato quelle
lontanissime terre e ci ritorna nel desiderio di ritrovare qualche cosa di sé, della sua
storia, della sua identità. A narrare, catturando ogni tipo di lettore, è Davide
Demichelis, noto volto televisivo di RAI 3 e giornalista reporter dallo sguardo sempre
attento per disseppellire bellezza e dignità dai luoghi e dalle persone che incontra.