Preghiere dei fedeli – IV domenica Avvento
24 Dicembre 2024Libro del mese
8 Gennaio 2025Compagni di viaggio dei veri amici, di chi gioisce delle gioie altrui, di chi cerca senso e bellezza in Dio
La Chiesa dà risalto alla profonda amicizia di questi due grandi teologi dei primi secoli unendoli nella memoria liturgica, il 2 gennaio.
Basilio nasce a Cesarea di Cappadocia intorno al 330 in una famiglia numerosa e di grande fede, tanto da annoverare, insieme a lui, altri santi. Per ragioni di studio si sposta a Costantinopoli, quindi ad Atene, dove ritrova Gregorio di Nazianzo. Ritornato nella sua terra, sollecitato dalla sorella Macrina, si avvicina al monachesimo e compie un lungo viaggio per conoscere l’esperienza monastica in Siria, in Palestina e in Egitto. Sceglie di ritirarsi nella solitudine di Annesi, sulle rive dell’Iris, e qui viene raggiunto da Gregorio e da un gruppo di discepoli, per i quali scrive due regole che sono alla base della vita monastica cenobitica in oriente. Alla morte del vescovo Eusebio di Cesarea, gli succede prodigandosi nell’organizzazione della carità, nella lotta contro gli abusi e nella scrittura di importanti trattati teologici. Muore il primo giorno di gennaio del 379
Gregorio, detto il Teologo per la cura della riflessione e la difesa ardente della divinità di Cristo, nasce verso il 330 vicino a Nazianzo, in Cappadocia. A legarlo a Basilio non sono solo la stima, l’amicizia e l’amore per la preghiera, ma anche la condivisione delle responsabilità episcopali: è vescovo di Sàsima, quindi di Costantinopoli e infine di Nazianzo. Conclude la sua vita tornando all’amata solitudine fino al sopraggiungere della morte, negli anni 389-90.