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Takashi Paolo Nagai


Compagno di viaggio di chi si domanda per che cosa vale la pena dare la vita, di chi opera instancabilmente per la pace, di chi cerca e scopre Dio nel tempo della prova Takashi Nagai nasce nel febbraio del 1908 a Isumo (vicino a Nagasaki) in Giappone, in una famiglia di religione scintoista. Ancora giovane, appena iniziati gli studi di medicina, viene profondamente colpito dalla morte della madre, e intuisce che “lo spirito umano continua a vivere dopo la morte”. Mentre cerca di conoscere la religione cristiana, viene ospitato da due coniugi cattolici. Sarà lui a salvare la loro figlia Midori, colpita da appendicite acuta. Nagai viene poi mandato in guerra in Manchuria. Al ritorno, duramente provato da quest’esperienza, si riavvicina alla fede cristiana, ed entra una seconda volta nella cattedrale di Nagasaki. Nel giugno del 1934 riceve il battesimo, insieme al nome di Paolo, nel ricordo di san Paolo Miki. nel settembre dello stesso anno, sposa Midori. Chiamato nuovamente in guerra in Cina tra il 1937 e il 1940, svolge con eroica dedizione la sua
professione di radiologo, prodigandosi per tutti, senza distinzione. Nulla lo ferma neppure la sua auto-diagnosi di leucemia dovuta all’esposizione ai raggi X, che sa che lo porterà alla morte nel giro di tre anni. Il 9 agosto del 1945 esplode la bomba atomica sul quartiere cattolico a nord di Nagasaki, Urakami, che porta alla morte immediata di 8000 cristiani, tra cui Midori. Nagai, divenuto nel frattempo Preside della Facoltà di medicina, in quel momento è nel suo ufficio, a 700 metri dal centro dell’esplosione. È ferito, ma subito si mette a soccorrere i sopravvissuti. A settembre, a causa delle radiazioni, le sue condizioni si aggravano, ma esce inspiegabilmente dal semicoma e riprende a vivere per ben sei anni. Torna dunque alla sua instancabile attività tra i suoi fratelli, indicando a tutti i motivi di speranza e invitando a riconoscere nel sacrificio di Nagasaki il dono della pace al mondo e della libertà religiosa al
Giappone. Quando, nel 1947, la malattia lo costringe al letto, il suo slancio non si spegne: riceve innumerevoli visite e si dedica alla scrittura, offrendo una testimonianza vivida di fede e di speranza ai suoi connazionali e al mondo intero. Muore il 1° maggio del 1951.

Il libro del mese


Takashi Paolo Nagai, Ciò che non muore mai. Il cammino di un uomo, San Paolo 2023


È il racconto autobiografico di questo medico di straordinario coraggio e bontà, fin da
piccolo cercatore di senso e di vita, annunciatore credibile di rinascita e speranza. Egli,
diventato simbolo del Giappone che vuole risorgere dopo l’atomica, resta per tutti un
testimone di luce e di fede.