Quel piccolo seme…
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Papa Giovanni XXIII


Compagno di viaggio di chi crede nella bontà, di quanti si impegnano per il rinnovamento e la credibilità
della Chiesa, degli operatori di pace

Papa Giovanni XXIII nasce come Angelo Giuseppe Roncalli a Sotto il Monte (BG) il 25 novembre 1881. Una vita estremamente ricca la sua, di cui restano tanti gesti e atti coraggiosi che hanno rinnovato profondamente lo stile papale e la Chiesa.
Nella famiglia contadina di Angelo Giuseppe, ad educare alla fede è in particolare il prozio Zaverio. Superata qualche difficoltà iniziale negli studi, Angelo Giuseppe si distingue presto sotto il profilo intellettuale e spirituale, e, in anticipo sui tempi, viene ordinato sacerdote nel 1904. Il proseguimento degli studi in Diritto canonico viene subito interrotto perché scelto dal nuovo vescovo di Bergamo, monsignor Giacomo Maria Radini Tedeschi, come segretario. Tale incarico consente a don Roncalli di entrare profondamente nelle questioni sociali e nel rinnovamento liturgico, acquisendo via via altri cruciali ruoli ecclesiali, anche dopo il rientro dalla chiamata alle armi per la Prima guerra mondiale. Nel dicembre del 1920 il Papa lo invita a presiedere l’Opera di Propagazione della Fede in Italia. Cinque anni dopo parte per la Bulgaria per venire in soccorso ai cristiani cattolici, in una situazione sociale e diplomatica molto pesante. Nel 1934 viene nominato Delegato apostolico in Turchia e Grecia, ai tempi molto ostili tra loro. Pur tra ostacoli enormi, Roncalli favorisce passi enormi verso la riconciliazione, sia a livello ecumenico sia a livello civile, anche negli anni difficili della seconda guerra mondiale. L’esperienza diplomatica si conclude brillantemente con l’incarico tanto prestigioso quanto delicato della nunziatura di Parigi. Nel 1953 Pio XII lo crea cardinale e vescovo patriarca di Venezia. Esercita tale ministero con una pastorale vicinissima alla gente, equilibrata ma anche coraggiosa e aperta. Tratti, questi, che riemergono, dilatati, quando viene eletto papa, successore di Pio XII. Ha già settantasette anni; i molti che pensano a un
pontificato di transizione subito vengono smentiti dalla determinazione con cui affronta i grandi problemi del tempo, tra cui la pace, l’ecumenismo, la libertà dei popoli. La cura dell’annuncio e della credibilità della Chiesa in tempi di profondi mutamenti si esprimono appieno nell’indizione del concilio Vaticano II, aperto l’11 ottobre 1962. Di lì a poco iniziano i disturbi che si riveleranno essere un cancro e che lo porteranno a spegnersi il 3 giugno 1963. Ma il Concilio continuerà, così come la sua luce e la sua opera…

Il libro del mese


Massimo Faggioli, “Pacem in terris” già e non ancora, Qiqajon 2023
In questa recente pubblicazione lo storico Massimo Faggioli torna sull’importanza della Pacem in terris,
l’ultima enciclica di Giovanni XXIII, che ha segnato una svolta nel linguaggio ecclesiale, nell’apertura al
mondo e nella promozione di una nuova cultura di pace e dialogo.