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Bernardino da Siena

Compagno di viaggio dei responsabili della comunicazione, di chi lotta per la giustizia, di chi annuncia il Vangelo
Di famiglia nobile senese, Bernardino nasce a Siena l’8 settembre 1380 a Massa Marittima. Rimasto presto orfano, viene allevato dai parenti a Siena, città nella quale si forma con brillanti risultati, fino al dottorato in filosofia e diritto. Quando, nel 1400, la popolazione è colpita dalla peste, Bernardino si offre volontario e rimane, contagiato, quattro mesi tra la vita e la morte. Subito dopo la guarigione, mentre assiste la zia gravemente malata, matura la scelta religiosa. Sceglie l’Ordine Francescano e si trova novizio in un Convento nei pressi del monte Amiata, appartenente alla Regola dell’Osservanza, in cui si praticano povertà e austerità secondo il dettato di san Francesco. Divenuto sacerdote, nel 1405 torna a Siena per trasferirsi presto sul colle della Capriola, dove rimane per dodici anni dedicandosi allo studio teologico. Nel 1417 viene nominato Vicario della Provincia di Toscana e si impegna per la riforma nell’Ordine Francescano, decuplicando il numero dei conventi. Nello stesso periodo torna a dedicarsi alla predicazione, con successi straordinari nelle varie città dell’Italia del nord e del centro in cui viene chiamato. È a Milano che espone alla venerazione, per la prima volta, la tavoletta con il trigramma del nome di Gesù attorniato da vivaci simbolismi; il trigramma, di sua invenzione, ma in linea con tutta la devozione al nome di Gesù, si diffonderà presto in tutta Europa e ancora oggi si conservano preziosi esemplari. Quando, nel 1442, spossato dalla fatica, Bernardino rassegna le dimissioni, non si tira indietro rispetto alla predicazione in diversi luoghi, soprattutto per riconciliare fazioni avverse. È il caso anche del suo ultimo viaggio, a L’Aquila, dove muore a 64 anni. Il suo corpo, esposto alla venerazione, continua a grondare sangue per giorni, fino al termine delle rissa tra gli abitanti.

Il libro del mese
Alexander Schmemann, Credo…Il Simbolo di fede, Lipa 2019
È un libro per chi ha sete e per chi ha cura della propria fede, per chi desidera custodirla e rinnovarla nella preghiera e nell’approfondimento, ma anche per tutti coloro che cercano, che non si rassegnano a una vita senza senso, senza gusto, senza calore, senza amore.