Compagno di viaggio dei monaci, di chi desidera incontrare Dio, di chi vuole imparare a pregare.
L’anno di nascita di Giovanni è incerto; sappiamo che ha un fratello, Giorgio, e che all’età di vent’anni è monaco nella penisola del Sinai, popolata in quel VII secolo da una ricca varietà di forme religiose, da quelle più comunitarie a quelle più solitarie.
Dopo aver sperimentato sia la vita eremitica che la condivisone con altri fratelli, Giovanni entra nel monastero di Raithu. Intorno ai 60 anni lo ritroviamo abate del monastero del Monte Sinai. È qui che conclude la sua opera più importante: la Scala del Paradiso, nell’originale greco Klimax tou Paradeisou, da cui Climaco, “quello della scala”. Un itinerario sicuramente molto impegnativo, ma anche affascinante ed estremamente chiaro nella proposta dottrinale: la Scala del Paradiso diventa presto popolarissima, e la si traduce in latino, siriaco, armeno, arabo e slavo per accompagnare innumerevoli discepoli da ogni dove. La data di morte è probabilmente il 649, e la sua festa è celebrata da cristiani d’Oriente e Occidente nello stesso giorno, il 30 marzo, segno della profonda comunione che l’impegno spirituale di Giovanni Climaco ha saputo creare.
IL LIBRO DEL MESE
Fabio Rosini, L’arte della buona battaglia. La libertà interiore e gli otto pensieri maligni secondo Evagrio Pontico, San Paolo 2023
La sapienza di don Fabio Rosini nella catechesi che parla al cuore si rivela ancora una volta in queste pagine, guida preziosa per chi desidera camminare seriamente nella fede: mentre vengono presentati gli otto pensieri maligni secondo la suddivisione
del noto padre del deserto Evagrio Pontico, se ne offre anche il “rimedio”, si suggerisce la reazione positiva e luminosa, perché ogni passo sia accompagnato dalla fiducia e dalla crescita nella relazione col Padre.