“Autori e Valori”-II edizione
15 Gennaio 2022
Un canto nella notte – Gennaio 2022
2 Febbraio 2022
Vedi tutto

Sette santi fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Compagni di viaggio di chi condivide ogni ricchezza con i fratelli,
di chi si fa servo sull’esempio di Maria,
di chi cerca Dio nella comunione e nella vita fraterna.

È l’8 settembre 1233 quando sette amici, tutti mercanti e appartenenti a una compagnia laica di fedeli devoti a Maria, iniziano a far vita comune alla periferia di Firenze, la loro città: lasciata ogni ricchezza, decidono di dedicarsi insieme alla preghiera e al servizio dei fratelli, sull’esempio di Maria ma anche di quello di Francescani, Domenicani e Camaldolesi, già presenti nelle loro terre insieme ad altri gruppi penitenziali.

Firenze in questo tempo è città dai forti chiaro-scuri: per un verso tensioni sociali altissime e violente, per un altro pullulare di esperienze religiose. La testimonianza dei sette amici si diffonde presto, e a loro si rivolgono in tanti, sia per chiedere aiuto, sia per seguirli nella ricerca del Signore. Si pongono dunque le condizioni per l’inizio dell’Ordine dei Servi di Maria. Sul monte Senario, a 18 chilometri dalla città, i Sette costruiscono le prime celle, semplici capanne separate tra loro.

Nel 1239, in seguito alla visita del Legato Pontificio – che diventerà papa Celestino IV- viene loro assegnata la Regola di sant’Agostino. Le vocazioni affluiscono numerose, per cui gli spazi si moltiplicano: l’oratorio di santa Maria di Cafaggio in Firenze ma poi anche fuori della Toscana.

Il 1304 è l’anno dell’approvazione definitiva, a opera del papa Benedetto XI. Solo Alessio Falconieri è ancora vivente, l’ultimo dei Sette: muore nel 1310, il 17 febbraio, giorno in cui la Chiesa fa memoria di lui e dei suoi sei compagni, le cui spoglie sono tutte raccolte in un unico sepolcro a Monte Senario.

Il libro del mese

David Maria Turoldo, O sensi miei, Rizzoli 2002

I sette Santi che lasciarono tutto per cercare e servire il Signore, seguendo l’esempio e la Luce della Madonna, sono all’origine di numerose vocazioni, e la più celebre del Novecento è quella di David Maria Turoldo.

Tanto della sua ricerca, della sua fede e del suo impegno trovano forma nelle sue poesie; il volume O sensi miei, che le raccoglie quasi interamente, esprime e consegna al lettore innumerevoli e intense sollecitazioni a entrare in profondità e ad aprirsi alla bellezza.